giovedì 1 gennaio 2009

Chiamatemi Isreaele

"Mariannina fa la domenica".
L'aveva detto Israele, il figlio dell'Ebreo. Che l'aveva saputo dalla madre. Giel'aveva sentito sibilare una notte che lui dormiva, cioè origliava i genitori ad occhi chiusi.
L'Ebreo si produceva in una nota sola, bassa bassa, corta corta: "nooo" "nooo" "nooo".
Lei invece andava di virtuosisimi meglio che Paganini, con scale ascendenti vorticose e spiazzanti discese, a modulare un fraseggio che alla fine, a starci attenti, si reggeva però tutto sulla nota lunga dell'Ebreo.
"nooo"
"ma se t'ho visto io che svoltavi sotto l'archetto che finisce sotto casa sua"
"no-oo"
"ma io nonmifacciomicacoglionare eh, no no, eh no eh ..."
"nooo"
"e magari pensi che con due smancerie, due carezze, due sorrisini ... eh, caro mio, e mica qui si fa sempre domenica, mica ... mica sono Mariannina io"
"no no", stavolta meno baritonale e più sfiatato.
"hai capito Falché?"
"mica"
E Israele (che senza l'innalzamento dell'obbligo scolastico avrebbe continuato a chiamarsi Ebreo) buttava sul tavolo la sua teoria, tutto sommato logica e consequenziale:
"bei vestiti uguale: non va a servizio. Pista di borotalco dove cammina uguale: non lavora in campagna. Capelli sempre sciolti uguale: non è operaia. Mariannina fa la cuciniera"
"ma che!"
"non fate pranzo alla domenica?"
"eh"
"e allora torna"
"ma che torna! Tutti i giorni mi fanno passare a bottega e l'avessi vista una volta con la spesa fatta"
"ma se mia madre dice che Marianna e tuo padre sono come pane e pomodoro!"
"eh, dice male"
"e allora che stà a fare tutti i giorni da voi, che parla stretta stretta con tuo padre che pare chiedergli l'assoluzione?"
"mio padre darà l'assoluzione, ma per la benedizione passa il tuo ... o tua madre gli occhi per vedere i the e caffè che si prende (e con chi!) il suo di marito non li tiene?"
Il Falchetto c'aveva ragione. Se al barrio c'era una che a unzioni, aspersioni e benedicite non tremava quella era Mariannina Pagolini fu Lancetta.

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