martedì 21 luglio 2009
Dazi ormonali
Bestemmiano.
Dio, la Madonna, Dio e la Madonna.
Bestemmie rudimentali, per scheggiare, manovrate da cuori non opponibili e buttate nel mucchio come spallate per farsi posto.
Bestemmie per farsi posto.
E risate che non fanno ridere, gracchianti, moleste e disperate, da ubriaco.
È un rito dozzinale ma efficace di cui sono ministri e fedeli, ma di quelli tiepidi.
Li guardo con occhi da gatta, da azalea, da tegola, da asiatica: occhi che fanno tutto uguale.
E sono tutti uguali: noiosi, sciatti e disperati.
L’elogio dei tredici anni. L’obbrobrio dei tredici anni. Troppo belli. Troppo brutti. Tutto vero. Tutto finto. Deliziosi. Repellenti.
La uncina dall’incavo delle cosce, tirandola a sedere su di sé.
Gli ride qualcosa all’orecchio, maliziosetta al borotalco.
Così fan tutti, tutto il giorno, tutti giorni.
Anche Linda. Nome dolce, pelo biondo, sguardo basso. Fino a ieri.
Oggi simula un’euforia da happy hour, misura a falcate di espadrillas il giardinetto, sui suoi due giri di perle fucsia cadono teste di noce di cocchi di mamma.
Una. Due. Trequattro. Cinque.
Si struscia sul muretto; un po’ per volta finirà la muta, lascerà la vecchia pelle molle a ricordarle qualcosa ma così, confusamente, come nemmeno fosse cosa sua.
E certo stasera, rientrando, sotto casa, si vergognerà.
Ma certo stasera, riuscendo, sotto casa, si vergognerà d’essersi vergognata.
Perché in amore e in guerra tutto è permesso. E questo non è amore.
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Posso sbagliare, ma, da come l'hai presa e da come la racconti, mi pare che, oltre all'astrazione poetica, ci sia sotto anche qualche irritante contingenza della quotidianità estiva .. e di un vivere troppo comunitario.
RispondiEliminaTROOOOOOPPO comunitario!
RispondiEliminasono manomesso dai tic del caldo, ho perso l'illibatezza in ogni poro.
RispondiEliminaa tredicianni avrei fatto il bagno, ma ora la profezia dei sette anni d'abbondanza è al giro di boa dei sette anni di siccità..l'igiene sara il mio millenium bug, il digital divide delle doccie e dei bagni volge a me..
Giovanni, 1-6
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